PAESTUM: LO SPLENDORE DELL’ANTICA GRECIA IN CAMPANIA

In provincia di Salerno si trova uno dei musei a cielo aperto più famosi e visitati d'Italia: si tratta di Paestum, antica città della Magna Grecia. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità Unesco nel 1998, è una meta imperdibile per tutti gli appassionati di storia e archeologia!


di Roberta Cascone

Paestum è un’antica città della Magna Grecia, chiamata in origine Poseidonia, in onore del dio del mare Poseidone. Fondata da coloni greci provenienti da Sibari intorno al VII secolo a.C., fu in seguito conquistata dai Lucani che la rinominarono Paistom e infine annessa all’impero Romano col nome di Paestum. L’estensione dell’abitato è ancora oggi riconoscibile perché conservato all’interno delle mura greche, che si sviluppano su una lunghezza di 5 km.

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Sito archeologico di Paestum

Il Grand Tour

Con la caduta dell’impero romano, Paestum perse importanza; inoltre il fiume Salso causò l’impaludamento della zona, che spinse i pestani ad allontanarsi dal nucleo della città.
Lo stato di abbandono durò fino alla metà del ‘700, quando Paestum divenne una tappa obbligata del Grand Tour. Il viaggio veniva intrapreso da tutti i giovani intellettuali e aristocratici che partivano alla volta delle bellezze storiche del Mediterraneo per ampliare i propri studi umanistici.
Nonostante il rinnovato interesse verso il sito, però, non furono iniziate campagne di ricerca e di scavo, a causa del banco di calcare che si era formato nel corso dei secoli per le acque del Salso che aveva ricoperto e nascosto gran parte dell’area.

 

Tra.Vel.Mar S.r.l.

Tempio di Nettuno e Tempio di Era - Paestum

La riscoperta di Paestum

Le prime indagini archeologiche iniziarono soltanto nel 1907 dallo Spinazzola, che si concentrò nell’area della Basilica e del Foro. Tra il 1925 e il 1938 si completarono gli scavi del Foro, con la scoperta del Tempio della Pace e dell’anfiteatro, e in seguito si passò allo scavo delle mura, nelle quali si aprivano la Porta Marina e la Porta Giustizia. Dopo la seconda guerra mondiale gli scavi ebbero un ulteriore impulso: negli anni Cinquanta si intensificarono nella zona circostante i templi e nelle ricchissime necropoli, da cui furono recuperati alcuni dei reperti più preziosi e affascinanti, come la Tomba del Tuffatore e i corredi funerari con splendide ceramiche.
Proprio per conservare questi magnifici ritrovamenti nel 1952 fu inaugurato il Museo Archeologico Nazionale, che racconta la storia di Paestum e del suo territorio dalla preistoria in poi.

Tra.Vel.Mar S.r.l.

Tomba del tuffatore - Paestum

Tra.Vel.Mar S.r.l.

Tempio di Athena - Paestum

Uno spettacolo a cielo aperto

Chiunque passeggi per Paestum non può fare a meno di restarne folgorato: strade antiche, frammenti di enormi colonne e templi quasi perfetti creano un’atmosfera incredibilmente suggestiva. Già lungo le mura, proprio in corrispondenza dei quattro punti cardinali, si possono ammirare le porte della città, tra cui alcune decorate con animali e simboli: la Porta Sirena, ad esempio, è chiamata così perché presenta un animale fantastico scolpito proprio su di un lato con una funzione apotropaica, ossia utile ad allontanare il maligno.
Il foro è rettangolare ed ospita vari edifici pubblici e religiosi, tra cui il Capitolium, il tempio dedicato a Giove, Giunone e Minerva, di cui resta un podio e una gradinata con un semplice altare.
Nell’area sacra della città si ergono poi tre templi di ordine dorico, che sono considerati esempi unici dell’architettura magno-greca per il loro incredibile stato di conservazione. Il Tempio di Era, il più antico, risale al 560 a.C. ed è un tempio periptero, cioè circondato da un portico con colonne. Il Tempio di Nettuno è il più grande ed è datato attorno al V secolo a.C. L’ultimo è il Tempio di Atena, che sembra risalire al VI secolo a.C. Fu attribuito alla dea per il ritrovamento di molte statuette ex voto ed è caratterizzato dall’unione di due stili diversi, il dorico e lo ionico, con un frontone alto. Nella pianta è presente un’anticamera, il pronaos, decorata con otto colonne con capitelli ionici.

Tra.Vel.Mar S.r.l.

Porta Sirena - Paestum

Come arrivare a Paestum

Arrivare a Paestum dalla Costiera Amalfitana è facile! Da qualsiasi località potrai raggiungere velocemente Salerno con i traghetti della Travelmar. Da qui partono infatti treni regionali per la stazione di Paestum, che dista circa 700 metri dal sito archeologico. Un’altra soluzione possibile è l’autobus n. 34, che parte da piazza della Concordia e giunge al parco in circa un’ora e mezza.
Le meraviglie di Paestum resistono da quasi 3000 anni e costituiscono un patrimonio preziosissimo per tutti: merita assolutamente una visita!

 

  • Nel corso del suo viaggio in Italia, lo scrittore tedesco Goethe ha visitato Paestum, dedicandole un passaggio emozionante: “Finalmente, incerti, se camminavamo su rocce o su macerie, potemmo riconoscere alcuni massi oblunghi e squadrati, che avevamo già notato da distante, come templi sopravvissuti e memorie di una città una volta magnifica.”

  • Anche lo storico dell’arte e archeologo tedesco Winckelmann ha visitato Paestum nel maggio del 1758 e lo studio dei templi dorici pestani fu fondamentale per la sua interpretazione dell’arte greca come origine dell’arte occidentale.

curiosità

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