TRAMONTI: VIAGGIO NEL PARADISO DELLA PIZZA

La pizza appena sfornata ha il profumo e il sapore di casa, quello del bel paese! Tutti la conoscono ma non molti sanno che una delle sue varianti più diffuse in Italia e nel mondo è quella di Tramonti, piccolo borgo della Costiera Amalfitana.


di Annalisa Russo

Di solito, la pizza si attribuisce esclusivamente alla città di Napoli, ma, incastonato tra i monti Lattari della Costiera Amalfitana,  c’è il borgo di Tramonti. Anche conosciuto come “la capitale della pizza” è l’unico comune in Italia ad aver assegnato a questo prodotto il riconoscimento De.Co. (Denominazione Comunale) che offre al consumatore un certificato di garanzia contro le imitazioni.

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Pizza di Tramonti

L’antica tradizione della pizza di Tramonti

Tramonti “polmone verde” della Costiera Amalfitana è custode di un’importante tradizione enogastronomica e un paese famoso nel mondo per la sua pizza, una vera e propria eccellenza. È diversa da quella napoletana sia per l’impasto che per la temperatura di cottura più bassa, che non supera infatti i 350 gradi.

Dal rito del pane biscottato fatto in casa dalle famiglie di Tramonti che avevano a loro disposizione il forno, nasce quello della pizza. Questa tradizione affonda le sue radici nel lontano medioevo quando, nei forni rurali, si preparava una panella di farina di segale, miglio e orzo condita con spezie e lardo che andava consumata appena sfornata. Ma è nel corso del secondo dopoguerra che vive i suoi anni d’oro. Negli anni ‘50 del ‘900, Luigi Giordano, un casaro di Tramonti, che negli anni ‘40 in provincia di Novara aveva aperto un caseificio per produrre il fior di latte ancora poco conosciuto nelle regioni settentrionali, ha un’intuizione: utilizzare la mozzarella invenduta per condire le pizze. Il successo da quel momento fu assicurato, e tanti lasciarono il piccolo borgo di Tramonti per cercare fortuna come pizzaioli nel Nord Italia e all’estero. Da quel momento e ancora oggi sono tante le pizzerie gestite da tramontani in Italia e nel mondo. Sono circa 3000 infatti, i pizzaioli partiti da Tramonti a partire dal secondo dopoguerra  che esportarono così la cultura della pizza in Italia e nel mondo.

Cosa rende unica questa pizza?

La pizza certificata di Tramonti con prodotti di eccellenza è guarnita con fior di latte dei Monti Lattari, pomodoro Re Fiascone o Corbarino e olio DOP delle colline Salernitane ed è  considerata l’elemento identitario di questo borgo che ancora oggi ha conservato i suoi sapori autentici e tradizionali. Così, assaggiare questa pizza che secondo la tradizione prevede l’utilizzo della farina integrale per l’impasto con l’aggiunta di finocchietto selvatico, sarà come tornare indietro nel tempo, ai sapori di una volta. 

Se si ama la pizza e si è in Costiera Amalfitana, non si può ripartire senza assaggiare quella di Tramonti con i prodotti genuini della sua terra e altamente digeribile, una tra le pizze più buone al mondo. Oggi i menù delle pizzerie hanno una vasta scelta, cosa aspetti ad assaggiarla?  

  •  L’8 e il 9 agosto ci si ritrova a Tramonti in occasione della festa della pizza, le cui date ricordano i giorni in cui furono inaugurate le pizzerie A’Marechiaro a Novara nel 1953 e La Violetta, la prima pizzeria di Tramonti, nel 1943.
  • Si dice che il rito della pizza nasca da quello del pane perché, un tempo, per regolare la temperatura del forno per cuocere il pane, per prima cosa andava infornata la pizza.
  • Il 2 novembre, giorno della commemorazione dei defunti, a pranzo si ha l’abitudine di mangiare la cosiddetta “pizza nera”, il cui nome deriverebbe dal colore nero associato sia al lutto che all’impasto con farina integrale, quindi più scuro, tipico della pizza di Tramonti. 

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