LA CASA-GROTTA DI MASANIELLO: UN RIFUGIO SUGGESTIVO

Tra miti e leggende, la Casa-Grotta di Masaniello ad Atrani è la meta ideale per chi vuole immergersi nella storia delle località costiere, allontanandosi dal turismo di massa pur non rinunciando alla bellezza suggestiva di questi luoghi fantastici.


di Barbara Iovine

Proprio ad Atrani si cela uno dei luoghi tra i più affascinanti dell’intera Costiera Amalfitana: la grotta dove secondo la leggenda, il rivoluzionario Masaniello (Tommaso Aniello), si rifugiò per sfuggire ai soldati del viceré di Napoli. Semplicemente affascinante, questa “casa” improvvisata, è circondata dalle tante sfumature di verde, che solo la natura sa creare e si trova proprio a pochi passi dalla Collegiata di Santa Maria Maddalena, uno dei belvedere più emozionanti dell’intera zona costiera. La visita alla casa-grotta non si riduce solo ad una passeggiata per ammirare le bellezze naturalistiche di Atrani, ma anzi è un tuffo nella tradizione locale, alla scoperta di un pezzettino di storia di questa piccola, ma incredibile città.

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La Grotta di Masaniello - Atrani

La Grotta di Masaniello e il suo incredibile panorama

Scolpita nella roccia a circa 145 metri sul livello del mare, su uno sperone roccioso vicino al Santuario di Santa Maria del Bando, si trova la leggendaria Grotta di Masaniello, preceduta da 750 gradini, che la collegano alla piazzetta del borgo. Nonostante il percorso possa sembrare lungo, non vi accorgerete della fatica perché sarete impegnati ad ammirare il paradiso tutt’intorno. A destinazione infatti, troverete una piccola terrazza naturale da cui ammirare la spettacolare Atrani dall’alto, con il bellissimo mare cristallino che s’infrange sull’imponente scogliera frastagliata, firma della Costiera Amalfitana nel mondo, regala uno scenario davvero indimenticabile!
Ad attirare la vostra attenzione, oltre a questo bellissimo panorama, ci sarà anche la meta della vostra escursione: mimetizzata da una fitta vegetazione, sommersa dai colori scuri della terra e  delle piante tutt’intorno, ecco finalmente la casa-grotta, che si crede essere stata la casa temporanea del rivoluzionario.
Dalla struttura molto semplice, la cavità si adatta perfettamente al profilo della roccia che la ospita, risaltando agli occhi per la sua eleganza, donatagli dalle sfumature naturali di verde e marrone. Inoltre è disposta su due livelli: la parte inferiore presenta un accesso indipendente, mentre quella superiore, situata 5 metri più in alto, ospita alcuni elementi che fanno pensare che qualcuno vi abbia vissuto, come ad esempio la vasca scavata nella roccia, probabilmente utilizzata per la raccolta dell’acqua piovana. Ci sono anche degli interessanti resti di pittura, con intonaco rosso e nero, su un muro nella parte più interna della grotta, che anche se non sono leggibili, lasciano immaginare fosse usata anticamente come luogo di culto.

Prima di andare via fermatevi un attimo ad ammirare il panorama dall’interno della grotta: con le pietre calcaree a fare da cornice e gli scorci del bellissimo panorama di fronte, avrete un’immagine indelebile immortalata nel vostro cuore. Chissà, magari Masaniello decise di nascondersi proprio qui per trovare sollievo nella vista stupenda di tanta bellezza!

Domenico Gargiulo - Presumed portrait of Masaniello

Presunto ritratto di Masaniello ad opera di Micco Spadaro

Il legame tra Atrani e Masaniello

Pescatore di origini amalfitane dotato di vivace intelligenza, Tommaso Aniello de Fusco, meglio conosciuto col nome di Masaniello, è un personaggio a metà tra la storia e la leggenda. Il forte legame che unisce la città di Atrani al personaggio del rivoluzionario, potrebbe avere origine dalla presenza accertata di casa Gargano, la casa dei nonni materni, proprio in prossimità di quella che oggi è chiamata la grotta di Masaniello.

La leggenda racconta che braccato dai soldati del viceré spagnolo, il rivoluzionario costretto alla fuga, avesse trovato rifugio nella cavità carsica, nella città natale della madre, che oggi attira i visitatori, curiosi di vedere con i propri occhi, il luogo dove cercò rifugio uno dei personaggi più celebri della rivoluzione napoletana del 1647. 

Masaniello era inizialmente noto per essere un contrabbandiere, motivo per cui fu arrestato per evasione fiscale. Fu proprio mentre era in carcere che conobbe Giulio Genoino che gli parlò delle sue idee rivoluzionare, ispirandolo ad insorgere contro la pressione fiscale del governo vicereale spagnolo: una volta uscito di prigione infatti, Masaniello ottenne in breve tempo il consenso dei suoi concittadini, grazie al potere acquisito riuscì ad eliminare la piaga del brigantaggio, e fu anche nominato capitano del popolo napoletano. 

La febbre del potere però ebbe la meglio su di lui e lo portò a commettere diversi atti di pazzia, perdendo la fiducia del popolo a causa dei suoi comportamenti sempre più dispotici. Infine il rivoluzionario fu brutalmente ucciso dai soldati, in seguito ad un’imboscata e la sua testa portata come trofeo per le strade della città. 

credits foto ritratto Masaniello : Domenico Gargiulo via wikimedia Commons

  • A Settembre, ad Atrani si festeggia la “La Notte di Masaniello”, in onore del celebre rivoltoso. Durante l’evento, una spettacolare rievocazione storica si snoda tra i vicoli suggestivi del Borgo più piccolo d’Italia.
  • L'abitazione abbandonata che si trova sotto la grotta è la dimora della famiglia materna di Masaniello, e per questo motivo è stata spesso ritratta dai viaggiatori stranieri del secolo scorso.
  • Il berretto rosso, simbolo della rivolta del capopopolo, tornò nuovamente sulle teste dei sanculotti durante la Rivoluzione francese.

curiosità

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