L'ABBAZIA DI SANTA MARIA DE' OLEARIA A MAIORI: UNA BELLEZZA MEDIEVALE NELLA COSTIERA AMALFITANA

L’abbazia di Santa Maria de Olearia a Maiori è una preziosa testimonianza dell’arte e dell’architettura del primo Medioevo. Costituita da tre cappelle sovrapposte, è celebre per i cicli pittorici medievali che ancora oggi sono visibili al suo interno e che l’hanno resa uno dei complessi monumentali più significativi per la storia della Costiera Amalfitana.


di Roberta Cascone

Nel Medioevo Maiori era una delle maggiori e più importanti sedi ecclesiastiche del ducato di Amalfi, grazie alle tante presenze di monasteri sul territorio. Qui coesistevano infatti gruppi monastici diversi, come i benedettini, i basiliani e i cluniacensi. In principio questi monaci vivevano come eremiti, e soltanto in seguito gli eremi si trasformarono in abbazie vere e proprie. Anche il complesso monumentale Santa Maria de' Olearia a Maiori nacque come un eremo tra il 973 e il 987. La sua è una storia lunga e ricca di evoluzioni, che ha portato l’abbazia a passare tra tante fasi diverse per poi diventare uno dei punti più importanti della costiera Amalfitana per lo studio dell’arte medievale in Campania.

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L'abbazia dall'esterno

Una storia millenaria

L’abbazia di Santa Maria de Olearia fu resa nota per la prima volta nel 1871 dal Salazaro che pubblicò alcune riproduzioni degli affreschi presenti al suo interno in un volume intitolato “Studi sui monumenti dell’Italia meridionale dal IV al XIII secolo”. La sua fondazione risale al primo arcivescovo di Amalfi, Leone, che concesse ad un monaco eremita, Pietro, e a suo nipote Giovanni, di costruire la chiesa di Santa Maria in un luogo in cui avveniva la lavorazione dell’olio (“De Olearia” deriverebbe proprio da questo) intorno all’anno Mille. Con l’aumentare del numero dei monaci il sito divenne un vero e proprio monastero benedettino fino a che l’abbazia fu incorporata nel Capitolo della Cattedrale di Amalfi da papa Gregorio XIII nel 1580. Oggi del complesso monastico restano le tre chiesette sovrapposte, che furono ricavate all’interno di una parete rocciosa naturale. L’aspetto più interessante però restano i dipinti murali del primo Medioevo, risalenti all’epoca del ducato amalfitano. 

I cicli pittorici

Le pitture dell’abbazia di S. Maria de' Olearia furono realizzate tra l’XI e il XII secolo e costituiscono ben tre cicli medievali diversi, che si estendono su altrettanti ambienti.


Il primo ambiente è la cripta, che si trova alcuni metri sotto il livello della strada. Il nucleo principale della cripta è una stanza a pianta quadrata con tre absidi. In origine tutte le pareti erano affrescate, ma oggi possiamo ammirarne solo alcuni frammenti. Nell’abside centrale si riconosce Cristo benedicente con una tunica bianca e un mantello dorato, accompagnato da due angeli che indossano tuniche porpora. Nell’abside meridionale ci sono altre tre figure senza testa: quella al centro è probabilmente Cristo o un santo, mentre ai suoi lati ci sarebbero San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista. La sezione di affreschi che si è conservata meglio però si trova a sud delle absidi, e comprende quattro figure identificate in Giovanni, il nipote di Pietro l’eremita, San Paolo, con la barba e una veste bianca, la Vergine orante con tunica rossa e manto blu e infine San Giorgio. 


Il secondo ciclo di affreschi è stato gravemente danneggiato dall’umidità della grotta. Si trova nella chiesa e ricopre parte della volta e delle pareti delle navate. Nella navata meridionale si riconoscono scene dell’Incarnazione e figure di Santi. Sulla finestra sono rappresentate scene dell’Annunciazione e della Visitazione e al centro la Natività. L’abside invece è occupata da angeli musici. In origine, nella volta era stato raffigurato un Cristo Pantocratore, che oggi è quasi del tutto perduto, circondato da quattro angeli, mentre sulle pareti si trovano scene dell’Infanzia di Gesù.


Il terzo ed ultimo ciclo di affreschi è situato all’interno della cappella di San Nicola, situata al di sopra della cappella dedicata alla Vergine e incassata nella parete rocciosa. È formata da una sala absidata con una copertura a botte. Sulla facciata troviamo un medaglione con la mano di Dio con due Angeli Osannanti, mentre nell’abside è raffigurata la Vergine con il Bambino, con San Nicola e San Paolino.
I dipinti, anche se realizzati in momenti diversi, risentono tutti dell’influenza bizantina, stile che giunse in Italia agli inizi dell’XI secolo. A causa dell’assenza di documenti, però, gli studiosi non sono stati in grado di costruire una cronologia certa degli affreschi, che ciononostante restano un magnifico esempio di pittura murale medievale campana.

Affreschi dell'abbazia

Foto credits salvatoreguadagno.com

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  • Al sito https://maiori360.it/ è possibile effettuare un tour virtuale dell’abbazia! Basta selezionare “Abbazia Santa Maria de’ Olearia” in alto a sinistra e utilizzare le frecce per esplorarla!

  •  L’abbazia purtroppo è chiusa nei mesi autunnali. Clicca al seguente link  per restare aggiornati sulle prossime aperture!

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