TUTTI I VINI DELLA COSTIERA AMALFITANA

In Costiera Amalfitana la viticoltura ha una lunga tradizione: da secoli sui tipici terreni a terrazzamenti vengono prodotti alcuni dei migliori vini italiani, che hanno anche ottenuto la pregiata denominazione DOC. 
Scoprili tutti!


di Roberta Cascone

Robert Louis Stevenson disse che “Il vino è poesia imbottigliata”. Sei d’accordo con quest’affermazione? Noi assolutamente sì! 
I vini italiani sono tra i più pregiati ed i più bevuti al mondo e per questo la viticoltura è uno dei settori produttivi più ricchi del paese. Ovviamente, nel panorama dei vitigni italiani, così incredibilmente complesso e variegato, non possono mancare i vini prodotti in Costiera Amalfitana! La storia della cultura vitivinicola qui in Costiera ha inizio in tempi antichissimi, addirittura antecedenti all’impero romano. Il territorio della Costiera, con i monti Lattari che digradano ripidamente a mare, sembra non essere adatto alla coltivazione delle viti: invece, per secoli i vigneti sono stati disposti su terrazzamenti che seguivano l’andamento della roccia sottostante. Anticamente, le viti venivano impiantate sulle “macère”, ossia i muri di contenimento, per ottimizzare lo spazio coltivabile, destinato a frutta e ortaggi di stagione. In seguito vennero disposte su filari a pergola, costruiti con pali di castagno. 
La zona più adatta alla produzione del vino è quella collinare che comprende i comuni di Tramonti, Ravello e Furore. Qui il clima è sempre stato favorevole alla viticoltura, che svolge ancora oggi anche un’importante funzione economica per i suoi abitanti. Ed è proprio in questa fascia collinare, più lontana dalla zona costiera in cui il turismo è la risorsa economica principale, che nascono alcuni dei vini più celebri e rinomati. 

Continua a leggere per saperne di più!

share this article

Ph. di ettoresammarco.com

Uve e vitigni Costieri

Lungo la Costiera Amalfitana vengono coltivate alcune precise varietà di uva: Ginestra, Pepella, Ripolo e Fenile per i vini bianchi; Piedirosso, Sciascinoso e Tintore per i rossi e i rosati. Si tratta di vitigni autoctoni, ossia originari di questo territorio, e da essi nascono tutti i pregiati vini amalfitani. Come ho già accennato, la zona Doc comprende tutto il territorio della Costa d’Amalfi, ma l’area più nota per la produzione dei vini sono le tre sottozone di Furore, Ravello e Tramonti. 

Furore comprende circa 35 ettari di vigneti: a questa zona appartiene la Cantina Marisa Cuomo, che produce, tra gli altri, il Furore bianco, il Furore Rosso, il Furore Rosso Riserva e il Fiorduva.

La sottozona di Ravello comprende i vini delle Cantine Caruso, attive dal 1896, che producono il pluripremiato Gran Caruso, oltre alla celebre linea con l’etichetta Costa d’Amalfi Doc. Sempre a Ravello vi è anche la storica Cantina Sammarco, nata nel 1967, che etichetta anche il Giardino di Klingsor, in omaggio a Wagner, compositore che trovò ispirazione proprio a Villa Rufolo. 

Infine, la sottozona di Tramonti è la più estesa del territorio coi suoi 500 ettari e quella col maggior numero di vitigni autoctoni, come il Tintore e la Capranesca. Tra i vini qui prodotti bisogna menzionare il Tintore “È iss” della Tenuta San Francesco e quelli della Cantina Apicella. 

Le storiche cantine della Costiera

Se sei un appassionato di vini ti sarà sicuramente capitato di imbatterti in qualcuna delle etichette di cui ti parlerò qui di seguito: si tratta dei vini più rinomati della Costiera, prodotti da cantine che hanno alle spalle una lunga storia e un legame indissolubile col territorio. 

Partiamo dalla sottozona Furore e dall’azienda vinicola costiera più conosciuta in Italia: la Cantina Marisa Cuomo. La cantina, nata nel 1942, produce circa 50 mila bottiglie l’anno: tra le tipologie più rilevanti ricordiamo il Furore Bianco Fiorduva, formato con uve Fenile, Ginestra e Ripoli, mentre una combinazione di Piedirosso e Aglianico dà vita al Furore Rosso. È una delle cantine più premiate, con il riconoscimento “Tre Bicchieri” della guida “I Vini d’Italia” di Gambero Rosso e addirittura una medaglia d’oro ottenuta oltreoceano, a Los Angeles, con il riconoscimento “Best of Class” Award Limited Production. E non è tutto: i vini di Marisa Cuomo hanno ottenuto anche il premio “Cinque grappoli” dall’Associazione Italiana Sommelier.

A Ravello le Cantine Ettore Sammarco portano avanti una tradizione vinicola sin dal 1962. Proprio gli anni ‘60 e ‘70 furono gli anni d’oro per Ravello, durante i quali i vini dei Sammarco avevano grande successo tra tutti gli ospiti dei grandi alberghi della zona. L’azienda oggi viene gestita dai figli di Ettore e i vini più pregiati della sua produzione sono i Selva delle Monache Bianco, Rosato e Rosso, il Vigna Grotta Piana Bianco ed i Terre Saracene Bianco e Rosso. Tra questi, i Selva delle Monache e il Vigna Grotta Piana hanno ricevuto molti riconoscimenti, in particolare dalla guida “Vini Buoni d’Italia” del Touring Club Italiano e dal Gambero Rosso. 

Tramonti è la sottozona più vasta. Qui si trova il regno delle Cantine Apicella. Fino alla fine degli anni ‘70 il vino di Tramonti veniva venduto sfuso agli acquirenti delle città vicine. Fu Giuseppe Apicella ad avere l’idea di venderlo in bottiglia ed etichettarlo col nome Tramonti. Fu un successo immediato, che dura ancora oggi.
Anche la Tenuta San Francesco, gestita dai fratelli Bove, è un’azienda sempre più importante. Produce circa 50 mila bottiglie l’anno, tra cui il celebre “È iss”, oltre ai Tramonti Bianco e Rosso e il Per Eva.

Infine, anche se fuori dalle tre sottozone, merita una menzione la piccola azienda agricola Le Vigne di Raito, che si trova a Vietri sul Mare. In particolare, vanno ricordati il loro vino rosso Ragis e il rosato Vitamenia. 

La vendemmia alle Cantine Apicella. Ph di giuseppeapicella.it

Wine tours e Wine Tasting

Alcune delle cantine di cui ti ho parlato organizzano tour dei propri vigneti con l’immancabile assaggio finale! Non solo potrai vedere da vicino le uve da cui nascono i vini migliori della Costiera, ma potrai anche gustarli nel luogo in cui vengono prodotti. Se sei alla ricerca di esperienze autentiche questi tour fanno per te! Te ne consiglio alcuni proprio qui di seguito.

  • La Tenuta San Francesco a Tramonti organizza degustazioni di prodotti locali e vini Costa d’Amalfi DOC, oltre a cooking class e visite private. Clicca qui per tutte le info.
  • Le Vigne di Raito organizzano Wine Tours con pranzi e cene. Il tour è l’occasione perfetta per scoprire tutti i dettagli della produzione del vino e soprattutto per assaggiarlo insieme ai prodotti della loro terra in aree picnic immerse nel verde. Per maggiori informazioni e per prenotare clicca qui.
  • Anche le Cantine Marisa Cuomo sono aperte al pubblico e offrono la possibilità di effettuare degustazioni e visite guidate, alla scoperta dei vini e delle meraviglie di Furore. Per ulteriori informazioni, clicca qui.

Insomma, adesso che sai tutto sui vini della Costiera Amalfitana devi per forza provarli: credimi, non te ne pentirai!

Tra.Vel.Mar S.r.l.

share this article

  • La varietà Piedirosso è anche chiamata “Per ‘e palummo” in Campania. Ci sono due diverse ipotesi a riguardo: alcuni ritengono che il nome derivi dalla particolare tinta rossa del rachide al momento della maturazione, che rimanderebbe al colore della zampa dei piccioni. Altri, invece, ritengono che il nome derivi dal fatto che il graspo, ossia la ramificazione del grappolo d’uva, ricordi la forma delle zampe dei colombi.

curiosità