POMPEI: TORNARE INDIETRO NEL TEMPO È POSSIBILE!
Il sito archeologico di Pompei è stato dichiarato nel 1997 dall’Unesco Patrimonio dell’umanità, insieme a quelli di Ercolano e Oplonti. Esempio unico al mondo di città di epoca romana in gran parte intatta, è visitata da milioni di turisti ogni anno. Chiunque venga in Campania non può assolutamente fare a meno di visitarla!
di Roberta Cascone
Pompei antica fu tragicamente seppellita da una coltre di ceneri e lapilli durante l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., insieme alle città di Stabia, Oplonti ed Ercolano. Questa fatalità causò la sua distruzione e la morte di circa ventimila persone. Pochi però sanno che fu proprio la cenere a proteggere i resti della città romana, che altrimenti sarebbe sparita col passare dei secoli. Invece, dal momento che Pompei rimase sepolta e dunque nascosta, è stato possibile riportarla alla luce in tutto il suo splendore quasi duemila anni dopo. I primi scavi iniziarono per volere del re Carlo III di Borbone nel 1748 e sono proseguiti nei secoli successivi: ancora oggi gli archeologi effettuano ritrovamenti sorprendenti che permettono di studiare e raccogliere sempre più informazioni sulla vita e sui costumi degli antichi Romani. Per questo Pompei è unica nel suo genere: il parco archeologico è visitato ogni anno da quasi 4 milioni di turisti che arrivano da ogni parte del mondo per ammirarne gli edifici, i templi, gli affreschi e i mosaici, tutti in un meraviglioso stato di conservazione. Dunque, l’eruzione fu sì una catastrofe immensa, ma soltanto grazie ad essa è stato possibile conoscere il nostro passato e approfondire l’incredibile ingegno degli antichi Romani.
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Il Foro di Pompei
Pompei nel passato e Pompei oggi
La città di Pompei fu probabilmente fondata dagli Osci, una popolazione italica, intorno al VIII secolo a.C. In seguito subì l’influenza greca, poi quella etrusca e la sannita: con questi ultimi divenne un importante centro commerciale e un porto fiorente. Nel III secolo i Romani la annessero all’impero e vi apportarono anche tantissimi cambiamenti urbanistici. Si deve a loro infatti l’organizzazione delle strade in cardi e decumani e la costruzione di molti edifici pubblici e opere di alta ingegneria come l’acquedotto della città. Gli scavi iniziati a metà Settecento hanno portato alla luce non solo l’enorme foro civile, ossia la piazza, con i templi e le strutture come il Macellum (il mercato) e la Basilica (il tribunale), ma anche decine e decine di Domus private, complessi termali e edifici ludici che presentano meravigliose decorazioni in mosaici, stucchi o affreschi colorati. Visitare Pompei può richiedere anche diversi giorni, ma ci sono alcuni edifici che per la loro unicità sono tra le mete preferite dei turisti e sono considerati imperdibili: vediamo insieme quali sono!
Attrazioni da non perdere
- L’Anfiteatro: uno dei più antichi del mondo, è costituito da un’arena circondata da una platea su vari livelli. Poteva ospitare circa ventimila spettatori, che assistevano ai giochi gladiatori e agli spettacoli.
- Le Terme Stabiane: si tratta del complesso termale più antico, la cui sezione maschile conserva ancora il tetto a volta, decorato con stucchi colorati, panche di marmo ed un frigidarium affrescato.
- I Teatri grande e piccolo: a pianta semicircolare, erano dotati di una cavea che ospitava migliaia di spettatori. Erano i luoghi adibiti agli spettacoli teatrali e musicali.
- La Via dell’Abbondanza: lungo la strada principale della città potrete osservare antiche botteghe, le iscrizioni elettorali dipinte sui muri e soprattutto i termopolia, dove gli antichi potevano acquistare cibo e bevande da asporto.
- Il Lupanare: a pochi passi dalle Terme Stabiane si trova uno dei venticinque bordelli ritrovati nella città. Nonostante le sue piccole dimensioni, il Lupanare è l’edificio più visitato di Pompei grazie agli affreschi erotici che decorano le pareti al suo interno, ancora in ottimo stato di conservazione.
- La Casa del Fauno: coi suoi 3000 mq è la domus più grande di Pompei ed è celebre per il mosaico raffigurante la battaglia di Isso tra Dario e Alessandro Magno, di cui oggi conserva una copia.
- La Villa dei Misteri: villa suburbana, deve il suo nome al ciclo pittorico che decora il triclinium (la sala da pranzo), in cui sono raffigurati riti misterici legati al culto del dio Bacco. Si tratta dell’affresco più celebre di tutta Pompei, dal momento che le figure sono a grandezza naturale e sono giunte sino a noi in uno stato di conservazione quasi perfetto.
- L’Orto dei Fuggiaschi: deve il nome alla presenza dei corpi di 13 vittime dell’eruzione, di cui sono stati effettuati i suggestivi “calchi”. Versando gesso liquido all’interno del banco di cenere solidificata, è stato possibile ottenere la sagoma delle persone morte durante la fuga da Pompei, che in questo modo sono state immortalate nei loro ultimi istanti di vita.
Il Teatro Grande e i Calchi dell'Orto dei Fuggiaschi
Come arrivare e consigli per la visita
Chiunque visiti la Campania deve dedicare una giornata a Pompei: ne resterà sicuramente affascinato! La città antica è facilmente raggiungibile anche dalla Costiera Amalfitana: l’azienda di traghetti veloci Travelmar organizza tour guidati del parco tutti i mercoledì e sabato a partire dal 1 aprile: per tutte le informazioni potete visitare il link: https://www.travelmar.it/it/tour-degli-scavi-di-pompei-dalla-costiera-amalfitana
Inoltre, partendo da Salerno, sono a disposizione treni regionali fino a Pompei e diverse linee di autobus, tra cui la SITA e BUSITALIA n. 4 e n. 50.
Per quanto riguarda la visita, ecco alcuni consigli: dal momento che Pompei si estende su 66 ettari, non sempre è possibile visitarla per intero, soprattutto nei periodi di maggior affluenza turistica (maggio - settembre).
Inoltre, gli scavi sono in continuo divenire: controllate sempre il sito ufficiale del parco archeologico per restare aggiornati sulle ultime aperture!
Infine, indossate scarpe comode, portate con voi una bottiglia d’acqua e preparatevi a tornare indietro nel tempo!
Villa dei Misteri
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- Dopo una visita a Pompei nel 1769, il compositore Wolfgang Amadeus Mozart, rimasto estasiato dalla bellezza del tempio di Iside, compose l’opera “Il flauto magico”.
- Nel 1971 l’anfiteatro di Pompei è stato usato dal gruppo dei Pink Floyd per un concerto senza pubblico che è rimasto nella storia del rock!
- Lo scrittore Johann Goethe, che visitò Pompei nel suo tour europeo, commentò la sua visita così: “Mai nessuna catastrofe ha procurato ai posteri tanta gioia come quella che seppellì queste città vesuviane”.