LA FESTA DI SAN MATTEO A SALERNO: L'ESTATE SI CHIUDE TRA TRADIZIONE GASTRONOMICA E MISTICISMO

La festa di San Matteo sancisce la fine dell’estate salernitana. Un ultimo grande evento per celebrare il patrono protettore della città.


di Barbara Iovine

La festa di San Matteo è un importantissimo evento per la tradizione religiosa locale che coinvolge non solo i fedeli, ma anche i turisti i quali prendono parte ai festeggiamenti assistendo alla processione e assaggiando i piatti tipici, come la milza imbottita. La celebrazione di questo rito avviene due volte l’anno: il 6 maggio e il 21 settembre e in entrambe le occasioni i salernitani manifestano il senso di appartenenza alla loro bellissima città. Si tratta di un legame molto forte con il loro passato, una storia che racchiude misticismo e tradizione. 

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Salerno vista dall'alto

La storia che lega Salerno a San Matteo

Negli anni addietro il 6 maggio era una data importantissima per Salerno: si ricordava l’arrivo delle reliquie del Santo in città. In occasione di questa ricorrenza si celebrava una suggestiva processione tra la notte del 5 e del 6, durante la quale dei grandi trofei di fiori, raffiguranti i simboli delle varie chiese locali, venivano portati al Duomo con il rintocco delle campane in sottofondo. Alla storia del patrono è inoltre legata la leggenda secondo cui San Matteo nel 1544 abbia salvato la città dalla minacciosa incursione delle navi saracene. In quell’occasione i salernitani spaventati cercarono conforto in Cattedrale, pregando per un miracolo, così improvvisamente il cielo sereno divenne terso, scatenando una forte bufera che affondò le navi che si avvicinavano minacciose: il patrono era arrivato in soccorso per proteggere la città. Ancora oggi ci sono curiosi cambi atmosferici durante la festa del 21 settembre, infatti se il cielo sembra cupo, con minacce di pioggia, all’ora esatta della processione c’è sempre una schiarita!

Quando e come si festeggia il Santo? 

La festa patronale vera e propria è il 21 settembre, giorno dell’anniversario della morte di San Matteo, nonché il vero fulcro della celebrazione: è proprio in questa data che si svolge la tanto attesa processione che coinvolge tutta la popolazione. La preparazione a quest’evento è molto sentita tanto che un mese prima, il 21 agosto, c’è l’alzata del panno che determina l’inizio della festa, ovvero la cerimonia in cui si espone un telo con l’immagine del Santo e la scritta “Salerno è mia: io la difendo”. A settembre l’evento si apre con le tre statue dei Santi Martiri Salernitani (Anthes, Gaio e Fortunato), seguiti dalla statua di San Gregorio VII e subito dopo il busto ligneo di San Giuseppe, trasportata dalla “paranza”, ovvero i facchini del mercato. Ecco infine arrivare i lavoratori del porto con in spalla la magnifica statua d’argento di San Matteo, addobbata di bellissimi fiori. Durante la sfilata ci saranno varie soste: la prima per la benedizione del Vescovo alla sede della Guardia della Finanza, di cui San Matteo è Patrono nazionale, poi quella più particolare davanti al mare: il Santo infatti è anche il protettore dei pescatori! Un’ultima sosta è nell’atrio del Comune, prima della particolarissima corsa finale verso il Duomo, momento in cui i portatori esprimono tutta la fierezza del loro compito.

La statua di San Matteo. Fonte: Wikipedia

La festa del patrono

Come ogni festa che si rispetti non mancano certo le attrazioni! Infatti sul lungomare vengono installati i tipici stand, le bancarelle, che propongono le migliori leccornie locali:  "Mulignane spaccate" (melanzane spaccate), peperoncini fritti o col pomodoro, peperoni imbottiti, il cuoppo di frittura, frittelle varie e il piatto tipico della festa, la milza imbottita di prezzemolo, aglio e mentuccia, cotta nell'aceto con peperoncino rosso. La ricetta di quest’ultima si tramanda di generazione in generazione e ha un sapore unico che alterna le note acide date dall’aceto al gusto intenso delle interiora insaporite dal misto di aromi.

A concludere i festeggiamenti, allo scoccare della mezzanotte, c’è infine il suggestivo spettacolo pirotecnico sul mare.

Tra.Vel.Mar S.r.l.

La processione. Ph di positanonews

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  • Sebbene sia stata in parte ripristinata, la festa del 6 maggio non ha più l’eco di un tempo.
  • Anthes, Gaio e Fortunato sono simpaticamente definiti dal popolo come le "tre sorelle" di San Matteo per i loro volti dai lineamenti dolci ed i capelli lunghi.
  • Il ruolo del portantino durante la processione in onore di San Matteo è privilegiato: viene conferito per merito o si tramanda negli anni, di generazione in generazione.

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