LA RICETTA DEGLI STRUFFOLI: IL DOLCE DEL NATALE IN COSTIERA
Dolci palline di pasta fritte, imbevute di miele e decorate con confettini colorati, gli Struffoli sono il lieto fine di ogni pasto natalizio che si rispetti. Presentati in una composizione spesso piramidale, sono davvero irresistibili e conquistano tutti i palati!
di Barbara Iovine
Immancabili sulle tavole della Costiera, ma non solo, gli Struffoli in Campania sono tra i dolci più natalizi che ci siano. Anche se sono un vanto della pasticceria locale, non è raro trovarli anche in altre regioni italiane, sebbene con nomi diversi. Queste piccole palline di pasta fritte sono semplicissime da preparare e oltre a essere uno spettacolo per gli occhi, lo sono anche per il palato: vi avviso, creano una vera e propria dipendenza! Che voi li prepariate nelle vostre cucine o che li compriate già pronti, ammaliati dalle fantastiche vetrine delle pasticcerie, il vostro fine pasto avrà sicuramente un tocco in più, aggiungendo dolcezza alle vostre festività.
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Gli Struffoli
Come sono nati gli Struffoli?
Sebbene la ricetta degli Struffoli sia un vanto partenopeo, secondo la tradizione ha origini davvero antiche. Diversi fattori fanno pensare che questo dolce risalga all’epoca dell’antica Grecia, come il nome che si pensa derivi dalla parola greca “stongoulos” cioè “di forma tondeggiante” o ancora il fatto che nella cucina greca esistano delle leccornie molto simili, i Loukoumades, frittelle dolci che seguono la stessa preparazione dei nostri amati Struffoli.
Altre fonti però collegano gli Struffoli ad un altro dolce che gli somiglia, sebbene dalla forma più allungata, questa volta tipico della cucina spagnola: il piñonate. Si narra che il dolce nato in Andalusia sarebbe arrivato poi a Napoli durante gli anni della dominazione spagnola, intorno al 1500, ma dalle testimonianze rinvenute sappiamo che gli Struffoli sono apparsi sulle tavole napoletane solo a partire dal 1600. Curioso sapere che in Sicilia il dolce viene chiamato “pignolata”, mantenendo proprio un’assonanza col nome andaluso.
Un’altra teoria sostiene che il nome derivi proprio dall’italiano “strofinare”, facendo dunque riferimento al metodo con cui vengono preparate le palline, ovvero strofinando la pasta, per poi allungarla con le mani prima di tagliarla in piccole sfere. La parola “strofinare” è poi diventata “struffolo” nel dialetto napoletano.
Quali che siano le sue origini, una cosa è certa, questo dessert ha conquistato tutti con la sua dolcezza e bontà!
La piramide del gusto
Come anticipato, gli Struffoli sono delle piccole palline di pasta dolce, la cui forma ricorda quella degli gnocchetti. Vengono fritte nell’olio, dopodiché immerse in un bagno di miele e infine decorate con confettini colorati (i diavulilli) e frutta candita. Tipicamente disposti in un vassoio da portata, formano una piramide di gusto irresistibile dall’effetto finale decisamente esplosivo! Lo sanno bene i più piccoli che non resistono alla tentazione di rubarne qualche pallina quando sono ancora in preparazione, per assaporarne la dolcezza ad ogni boccone.
Come tutte le ricette della tradizione, anche in questo caso ognuno ha i suoi segreti per una miglior riuscita del dolce. Tra i tanti consigli, c’è senz’altro quello di lasciar riposare l’impasto e di evitare di infarinare troppo gli struffoli, che altrimenti in frittura produrranno molta schiuma. Inoltre nella ricetta originale si utilizza il liquore all’anice, dal sapore davvero caratteristico, ma lo si può sostituire anche con il rum, oppure non usarlo affatto. Infine se volete una versione un po’ più light, potete anche prepararli al forno, anziché friggerli.
Adesso andiamo a vedere la preparazione di questa leccornia.
Ingredienti per 6 persone
Per la pasta
- 500 gr di farina
- 8 uova
- 2 tuorli
- 1 pizzico di sale
- buccia grattugiata di ½ limone e ½ arancia
- 1 l olio d’oliva
- 1 cucchiaio di zucchero
Per condire
- 250 gr di miele
- 50 gr di zucchero
- 100 gr di arancia candita
- 100 gr di cedro candito
- 50 gr di zucca candita
- 50 gr confettini colorati
Preparazione
Versare la farina su una spianatoia e aggiungere un pizzico di sale, bucce grattugiate di arancia e limone, un cucchiaio di zucchero, le uova e i tuorli. Lavorare bene la pasta, coprirla e lasciarla riposare un’ora. Passato il tempo di riposo dividerla in tanti pezzi, ricavarne dei bastoncini allungandola e poi tagliarla in palline.
Friggere le palline in olio bollente finché non otterranno un colorito biondo, estrarli con una schiumarola e asciugarli con carta assorbente.
Per preparare il condimento versare il miele e lo zucchero in una casseruola con mezzo bicchiere d’acqua, lasciar sciogliere e spostare dalla fiamma, immergerci gli struffoli e i canditi e mescolare finché il miele non sarà assorbito.
Infine riporre in un piatto da portata dandogli la forma a piramide e decorare con i restanti canditi e confettini colorati.
Da servire freddi.
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