LA CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA A POSITANO: NATA DA UNA LEGGENDA

La tradizione popolare racconta che le origini della chiesa di Santa Maria Assunta sono legate all’arrivo a Positano di un’icona bizantina della Madonna che vi giunse tramite un veliero proveniente dall’Oriente. Questo incappò in una bonaccia al largo di Positano, ma tutti i tentativi dei marinai di farlo ripartire fallirono. A quel punto si udì una voce gridare “Posa, posa”: proveniva da un’icona della Vergine trasportata a bordo! Fu così che l’equipaggio puntò la prua verso la costa e la nave riprese a muoversi. Giunti sulla spiaggia l’icona fu regalata agli abitanti del luogo, che la portarono in una chiesa vicino la piazza. Il mattino successivo, però, l’effigie fu ritrovata nei pressi della spiaggia in un cespuglio di ginestre e gli abitanti decisero quindi di edificare una chiesa nel luogo del ritrovamento. In realtà, è probabile che l’icona della Madonna sia giunta a Positano intorno al XII secolo, trasportata da monaci benedettini che frequentavano le rotte commerciali dell’Italia Meridionale. Il mistero però è stato tramandato nei secoli e l’icona della Madonna rimane una delle opere più ammirate e preziose del posto.

In origine, la chiesa era composta da una sola navata. Coi lavori di ristrutturazione compiuti alla fine del ‘700 fu divisa in tre navate con cinque archi e cappelle laterali. Anticamente era affidata alla protezione di San Vito, di cui rimane un busto reliquiario di scuola napoletana del XVI secolo. Sull’altare maggiore si trova la celebre icona bizantina della Vergine; a destra si apre la cappella di Santo Stefano in cui è custodita una statua lignea settecentesca della Madonna con Bambino. Lungo la navata sinistra si trovano le cappelle del Crocifisso, dell’Annunziata, di San Vito e di San Nicola di Bari; in quest’ultima è allestito un artistico presepe con pastori originali del ‘700. Lungo la navata destra si aprono invece le cappelle di Sant’Anna, di Sant’Antonio, dell’Immacolata e di San Biagio. Sulla porta centrale c’è anche la sezione dedicata al coro, con un maestoso organo meccanico. Uscendo, a pochi passi dalla chiesa si trova il campanile, eretto nel 1707 da un frate cappuccino anonimo ricordato con una lapide.