ALLA SCOPERTA DELLA VALLE INCANTATA: LA VALLE DELLE FERRIERE

La Costiera Amalfitana è uno scrigno di meraviglie da scoprire: spiagge e mare cristallino, arte, storia, percorsi naturalistici e altro ancora. Oggi voglio portarti con me alla scoperta di uno dei percorsi naturalistici più suggestivi: la Valle delle Ferriere.


di Annalisa Russo

Se cerchi un’alternativa alle spiagge affollate della Costiera durante l’alta stagione, la Valle delle Ferriere è il posto che fa per te! Personalmente, se la dovessi descrivere con una parola, la descriverei con il termine “incanto”, per me è proprio una valle incantata, un luogo perfetto per staccare la spina e rilassarsi. Ora non resta che metterci in cammino, zaino in spalla e scarpe comode, andiamo!

share this article

La Valle delle Ferriere

Da Pontone ad Amalfi

La nostra escursione alla Valle delle Ferriere inizia da Pontone (frazione di Scala) e si conclude ad Amalfi. Appena raggiunta la piazzetta di Pontone noterai dei ruderi in lontananza, io li ho notati subito perché sono veramente meravigliosi e suggestivi: i ruderi della Basilica di Sant’Eustachio. Come vedi questo percorso ti regalerà fin da subito degli scorci meravigliosi. Camminando in direzione della Valle lasciati affascinare dalla bellezza del paesaggio: limoneti e vedute mozzafiato… che meraviglia Amalfi dall’alto! Ti verrà voglia di fotografare ogni angolo di questo paradiso!

Una volta dentro la riserva il rumore dell’acqua ti cullerà, si tratta del fiume Canneto che attraversando la Valle crea cascate e ruscelli che ti regaleranno scenari fiabeschi. Inoltre, è usuale nei periodi più caldi, vedere persone fare il bagno in queste piscine naturali.
Attenzione però: anche in estate l’acqua è veramente molto fredda!

Ma cosa rende questo posto così speciale?

La Valle delle Ferriere è una vasta riserva naturale di circa 450 ettari, oggi è un luogo turistico, ma in passato era un luogo molto produttivo in cui si sfruttava la forza motrice dell’acqua del fiume Canneto.
Una volta dentro la valle, noterai dei ruderi, i quali, totalmente avvolti dalla vegetazione, sono ancora più suggestivi: non solo vecchie cartiere ma anche, ad esempio, un acquedotto e una ferriera, dalla quale la valle prende il nome. 

Ma non è tutto… questa valle è un luogo unico per la sua flora e la sua fauna, infatti grazie al suo speciale microclima, dovuto alla sua posizione strategica (protetta dai venti freddi ed esposta al sud) ha permesso la conservazione di una specie di felci risalente al periodo Terziario: la Woodwardia radicans (anche conosciuta come la felce gigante), la quale costituisce assieme alla salamandrina dagli occhiali il simbolo della Valle delle Ferriere. Ovviamente, la Woodwardia radicans e la Salamandrina dagli occhiali non sono gli unici a popolare la Valle che si caratterizza piuttosto per la sua ricca vegetazione e per la presenza di diverse specie animali.

Se ami la natura è il posto che fa per te! Personalmente ho amato di questa valle i suoni e i profumi che solo la natura può regalare, ho amato i ruderi e la loro storia!  Così da sognatrice quale sono ho immaginato le cartiere in funzione produrre la famosa carta di Amalfi o bambagina.
Inoltre, lungo la strada verso Amalfi sono ancora visibili gli spanditoi, dove la carta era appesa per essere asciugata.

Se ti affascina il tema della carta di Amalfi, il consiglio è quello di visitare il “Museo della Carta”, non lontano dalle scale che segnano la fine della nostra escursione!
Siamo ad Amalfi, siamo giunti a destinazione! 

Se sei in Costiera Amalfitana, la Valle delle Ferriere è uno di quei luoghi assolutamente da visitare, fidati… non te ne pentirai!

  • La zona è nota come Valle delle Ferriere per la presenza di alcuni ruderi di una ferriera, risalenti al medioevo, dove si producevano i chiodi per le imbarcazioni della Repubblica d'Amalfi.
  • Nella Valle è possibile trovare anche una pianta carnivora: la Pinguicola Hirtiflora.
  • Tra l'XI e il XII secolo in questa Valle era molto attiva la produzione della pasta grazie ai numerosi mulini che successivamente furono trasformati in cartiere.

curiosità

share this article